Nel 2021 il riscaldamento domestico contribuisce ancora a inquinare le nostre città e a surriscaldare il Pianeta.

Il sistema di riscaldamento elettrico radiante che proponiamo, oltre ad essere economico, semplice, efficiente, sicuro è ECOLOGICO!
Dallo studio “Una strategia per la decarbonizzazione dei sistemi di riscaldamento degli edifici in Italia” realizzato da Elemens per Legambiente e Kyoto Club, si evidenzia che, grazie ad incentivi come l’Ecobonus, il riscaldamento dagli edifici residenziali in Italia è ancora fortemente condizionato da impianti a combustibili fossili.
Le proposte presentate per decarbonizzare il settore, elaborate da Legambiente e Kyoto Club, puntano all’eliminazione immediata del superbonus per le caldaie a gas dal 2025, quale data strategica per vietare l’installazione di nuovi impianti alimentati da fossili.
 

La nostra proposta

Per favorire la diffusione di sistemi di riscaldamento a zero emissioni, proponiamo impianti di riscaldamento e gestione della casa completamente elettrici con autoproduzione di corrente elettrica che favorisce:

  • Eliminazione di inquinamento ambientale;
  • Risparmio economico su impianti e consumi;
  • Incentivi statali;
  • Sicurezza garantita per 25 anni (estendibili).
Vediamo assieme alcuni dati sull’inquinamento:

Riscaldamento degli edifici e inquinamento atmosferico

Secondo i dati di Ispra, In Italia il riscaldamento degli edifici pesa sulle emissioni di CO2 per oltre il 17,7%.

Uno studio dell’ARPA ha evidenziato come, nonostante lo stop delle attività produttive e sei trasporti, durante il primo lockdown del 2020, le emissioni di PM10 siano diminuite soltanto del 17% proprio a causa di un incremento nell’utilizzo dei riscaldamenti.

L’analisi per tipologia di combustibile evidenzia come la maggior parte delle abitazioni italiane (17,5 milioni su 25,5) utilizzi il metano, mentre i combustibili solidi (prevalentemente legname) sono impiegati in 3,6 milioni di abitazioni, il riscaldamento elettrico e il gasolio in 1,3 milioni, il GPL in 1,2 milioni di case.

Sussidi ambientalmente dannosi

Lo studio evidenzia che nel settore energetico i sussidi proposti sono dannosi per l’ambiante:

– L’Ecobonus – del 110% (Superbonus) – che incentiva anche soluzioni che utilizzano combustibili fossili come il gas naturale (caldaie a condensazione)

– Riduzione prezzo di gasolio e GPL nelle aree non metanizzate (zone montane, Sardegna e isole minori).

– IVA agevolata (10%) per consumi ad uso civile del riscaldamento degli edifici, applicata limitatamente ai primi 480 metri cubi di gas consumato nell’anno.

L’analisi effettuata dei risultati ottenuti grazie all’Ecobonus per lavori tesi al risparmio energetico, riporta che:
– L’installazione di caldaie a condensazione è il maggior numero di interventi effettuati (quasi 100 mila);
– L’installazione di pompe di calore (69 mila), è molto elevata;
– L’installazione di pannelli solari termici resta invece marginale, con circa 5 mila interventi.

Sussidi e incentivi si rivelano privi di senso in un Paese impegnato nella decarbonizzazione, rappresentando un danno per il clima e rallentando gli investimenti nelle tecnologie pulite.

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